Il Giornale di Vicenza / di Alessandra Dall’Igna
La grande tradizione artigiana del made in Italy incontra l’innovazione digitale per lanciare a imprese e cittadini un messaggio forte e chiaro: esiste un modo differente di fare e di pensare alla manifattura. È questo il fil rouge che attraversa la prima edizione di Make in Italy Festival, in programma da venerdì 8 a domenica 10 giugno a Thiene.
Protagoniste della manifestazione, promossa da Cna Vicenza, Comune di Thiene e ItalyPost – col patrocinio di Regione e Provincia, e la collaborazione di Agenda Digitale del Veneto 2020, Camera di commercio ed Ebav-Ente bilaterale artigianato veneto, Intesa Sanpaolo – saranno le aziende, ma soprattutto le persone che le hanno fatte diventare grandi aprendosi all’innovazione, con le loro storie di successo raccontate per la prima volta al grande pubblico.
A discutere con uomini d’impresa quali Giorgio Cattelan di Cattelan Italia, Riccardo Agugiaro di Agugiaro&Figna, Alessandro Invernizzi di Lurisia, Simone Quinto di Uteco, Marta Tonello di Tecnolaser e Marco Moro di Morocolor Italia, ci saranno nomi di assoluto rilievo del dibattito sulla nuova industria italiana, come Antonio Calabrò, vicepresidente Assolombarda e direttore Fondazione Pirelli, Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola, Sergio Silvestrini, segretario generale Cna, Stefano Micelli, autore del celebre “Futuro Artigiano” e presidente Progetto Manifattura Milano, Giovanni Costa, consigliere di amministrazione Intesa Sanpaolo e docente emerito Università di Padova, Franco Mosconi autore di “Dal garage al distretto”, Aldo Bonomi sociologo e direttore Consorzio Aaster e Marina Valensise, già direttrice dell’Istituto Italiano di cultura di Parigi e autrice del saggio “La cultura è come la marmellata”, nonché il direttore Luciano Fontana del Corriere della Sera.
«Il Festival racconterà per la prima volta l’innovazione dal punto di vista delle persone – spiega Cinzia Fabris, presidente di Cna Vicenza – e di chi si è già avviato con successo all’evoluzione del 4.0. I visitatori scopriranno che questo “futuro” è in realtà un processo che può coinvolgere già oggi ognuno di noi. I talk infatti punteranno non tanto a strappare applausi o celebrare successi, ma a dire che un nuovo modo di pensare alla manifattura esiste. Ed è quello che può rendere il nostro Paese ancora competitivo in un mercato rivoluzionato dalla tecnologia».
Tra gli incontri che compongono il fitto calendario di Make in Italy Festival, il talk di apertura “La manifattura di domani: italiana e digitale“, la tappa thienese del tour “Meet the Champions. Incontri con le 500 aziende top performing”, gli incontri “Siamo figli di Giotto. E anche di Bill Gates”, “Le filiere dei champions, i champions in filiera”, “Dove sono finite le classi dirigenti?” , la tavola rotonda al femminile “Rose’n’Blue. La carica delle 101”, i dibattiti “Dagli stracci al grafene: i materiali della moda, tra recupero e tecnologia”, “Agroalimentare: brand e qualità, un binomio vincente”, e l’assemblea Cna Vicenza.
«Make in Italy Festival saprà raccontare la nostra economia, il nostro lavoro, il nostro dna creativo ed operoso in una prospettiva che ci fa già toccare il nostro futuro prossimo» è il commento del sindaco Gianni Casarotto.
«La nostra partecipazione a Make in Italy – aggiunge Carlo Moretti, vice direttore generale di Cassa di risparmio del Veneto (banca Intesa) – ci consentirà di avvicinarci alle imprese artigiane che vogliono evolversi in chiave digitale mettendo a loro disposizione la nostra esperienza».