La matematica rivista come prassi politica, e non solo come teoria, è un formidabile esercizio di democrazia: come la democrazia, anche la matematica si fonda su un sistema di regole, crea comunità e lavora sulle relazioni. È questo il punto di partenza de La matematica è politica saggio di Chiara Valerio – responsabile della narrativa italiana alla Marsilio con un dottorato di ricerca in calcolo delle probabilità – in lizza per il Premio Galileo 2021, giunto quest’anno alla XV edizione.
E questo sarà anche il focus dell’incontro digitale in programma giovedì 29 aprile, alle 18.30, che vedrà Chiara Valerio confrontarsi con le giornaliste scientifiche Silvia Bencivelli e Francesca Buoninconti.
Dopo i primi tre appuntamenti con Antonio Casilli (Schiavi del clic, Feltrinelli), Barbara Mazzolai (La natura geniale, Longanesi) e Pier Paolo Di Fiore (Il prezzo dell’immortalità, il Saggiatore) il tour digitale del Premio Galileo giunge infatti con Chiara Valerio al penultimo appuntamento, prima di concludersi il 6 maggio con Alberto Piazza (Genetica e destino, Codice edizioni). Il vincitore verrà annunciato domenica 17 ottobre.
Gli incontri digitali con gli autori finalisti del Premio Galileo saranno trasmessi in live streaming sul canale Youtube, sulla pagina Facebook e sul profilo Twitter del Premio Galileo.
Chiara Valerio: perché “la matematica è politica”
Chiara Valerio è nata a Scauri nel 1978 ed è responsabile della narrativa italiana della casa editrice Marsilio. Lavora a Rai Radio3 e collabora con «L’Espresso» e «Vanity Fair». Ha studiato e insegnato matematica per molti anni e ha un dottorato di ricerca in calcolo delle probabilità. Tra le sue pubblicazioni: A complicare le cose (Robin, 2003), La gioia piccola d’esser quasi salvi (nottetempo, 2009), Spiaggia libera tutti (Laterza, 2012). Per nottetempo ha tradotto e curato Flush (2012), Freshwater (2013) e Tra un atto e l’altro (2015) di Virginia Woolf. Per Einaudi ha pubblicato Almanacco del giorno prima (2014), Storia umana della matematica (2016) e Il cuore non si vede (2019).
Al Premio Galileo 2021 è finalista con La matematica è politica. La matematica rivista come prassi politica, e non solo come teoria, è un formidabile esercizio di democrazia: come la democrazia si fonda su un sistema di regole, crea comunità e lavora sulle relazioni. Come la democrazia, la matematica amplia ma non nega.
Studiando matematica si capiscono molte cose sulla verità. Per esempio, che le verità sono partecipate e pertanto i principî di autorità non esistono; che le verità sono tutte assolute ma tutte transitorie perché dipendono dall’insieme di definizione e dalle condizioni al contorno. Svolgere un problema matematico è un esercizio di democrazia perché chi non accetta l’errore e non si esercita nell’intenzione di capire il mondo non riesce né a cambiarlo né a governarlo.
Il Premio Galileo 2021
Il Premio Galileo seleziona da quindici anni i migliori libri di divulgazione scientifica pubblicati in lingua italiana in Italia nel biennio precedente: l’opera vincitrice del Premio sarà scelta il 17 ottobre tra le 5 opere finaliste selezionate dalla Giuria Scientifica.
La Giuria Scientifica del Premio Galileo, che lo scorso 19 gennaio ha selezionato i 5 volumi finalisti, è presieduta da Maria Chiara Carrozza, neopresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, direttore scientifico Fondazione Don Gnocchi e professore ordinario di Bioingegneria industriale Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
A lei si affiancano, in qualità di giurati: Gabriele Beccaria, giornalista coordinatore Tuttoscienze e Tuttosalute La Stampa; Giovanni Caprara, saggista ed editorialista scientifico Corriere della Sera; Anna Cereseto, professore ordinario di Biologia Molecolare e direttore del Laboratorio di Virologia Molecolare CIBIO Università di Trento; Massimo Cerofolini, giornalista, conduttore Eta Beta Radio 1 Rai; Annamaria Colao, professore ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, Cattedra Unesco di Educazione alla Salute e allo Sviluppo Sostenibile Università Federico II di Napoli, vincitrice del Premio Geoffrey Harris; Carmen Giordano, professore associato di Bioingegneria Politecnico di Milano, principal investigator progetti MINERVA e DIANA ERC-Consiglio Europeo delle Ricerche; Luciano Onder, giornalista, conduttore TG5 Salute; Roberto Ragazzoni, professore ordinario di Astronomia Università di Padova, direttore Osservatorio Astronomico di Padova, vincitore del Premio Wolfgang Paul della Fondazione Alexander von Humboldt; e Sahra Talamo, professore ordinario e direttrice Laboratorio di Radiocarbonio-BRAVHO Alma Mater Studiorum Università di Bologna, principal investigator progetto RESOLUTION ERC-Consiglio Europeo delle Ricerche. A completare la Giuria Scientifica la giornalista, autrice e conduttrice di Radio3Scienza Rossella Panarese, scomparsa lo scorso 1 marzo.
Le 5 opere finaliste sono ora al vaglio della Giuria degli Studenti – composta da 200 studenti universitari e dagli studenti di dieci classi delle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia – che sceglierà il titolo vincitore il prossimo 17 ottobre a Padova.