Il Premio al miglior divulgatore verrà consegnato il 14 maggio a Padova e il giorno prima i finalisti presenteranno al pubblico le loro opere. A determinare il risultato saranno anche 200 studenti che leggeranno e valuteranno i libri in concorso.
Il sociologo Antonio Casilli è autore di «Schiavi del clic. Perché lavoriamo tutti per il nuovo capitalismo?» (Feltrinelli), un’inchiesta sul mondo di Amazon, Facebook e Uber, in cui spesso i gesti produttivi vengono poco o nulla remunerati. L’oncologo Pier Paolo Di Fiore è stato selezionato per «Il prezzo dell’immortalità. Cosa sappiamo del cancro e come possiamo sconfiggerlo» (Il Saggiatore): il saggio descrive l’evoluzione del tumore, che cosa ne abbiamo scoperto e a che punto è la ricerca per sconfiggerlo. La biologa Barbara Mazzolai partecipa con «La natura geniale. Come e perché le piante cambieranno (e salveranno) il pianeta» (Longanesi): lei affronta invece i segreti della flora, tra cui una incredibile resilienza cui gli uomini potrebbero ispirarsi. Il genetista Alberto Piazza nella serie di saggi contenuta in «Genetica e destino. Riflessioni su identità, memoria ed evoluzione» (Codice Edizioni) racconta la più grande sfida medica ed etica che ci attende, sospesa tra il nostro passato di specie e i nostri futuri individuali. Infine Chiara Valerio con «La matematica è politica» (Einaudi) dimostra come la democrazia si basi sulla partecipazione, sulla verità e sulla soluzione di problemi pratici. La matematica è molto di più che un gioco di numeri e di formule.