Artigiani ed economia verde: torna Make in Italy

Andrea Alba / Corriere del Veneto

Ci saranno i maestri artigiani in piazza, a lavorare oro e argento, ceramica e pietra. Ci saranno mostre di creatività al Castello Colleoni, con vecchi manichini recuperati e rimodellati da piccole manifatture locali assieme a vestiti che sono pezzi unici.

Ma a Thiene, questo fine settimana, ci saranno soprattutto convegni e spunti su nuove tecnologie, sostenibilità d’impresa, vie di comunicazione e tutto quello che riguarda la «manifattura digitale»: è il «Make in Italy Festival», per il secondo anno organizzato da Cna Vicenza.

Gli eventi del festival – a partecipazione gratuita, iscrizioni su makeinitalyfestival.it – si svolgeranno al Castello, in villa Fabris e nel Teatro Comunale. «Crediamo molto nel confronto – osserva Cinzia Fabris, presidente di Cna – si parlerà di sostenibilità ambientale ma anche d’impresa, non meno importante». La tre giorni vedrà ospiti imprenditori – come Lorenzo Delladio de «La Sportiva» e Jacopo Poli dell’omonima distilleria – oltre a esperti del settore (come Antonio Calabrò, direttore di Fondazione Pirelli) e divulgatori scientifici (come Mario Tozzi), e poi sindaci, urbanisti, ingegneri, ricercatori e sociologi. La giornata di venerdì sarà dedicata alla «Sostenibilità come fattore competitivo»: tra i vari talk alle 18 in villa Fabris ci sarà un dibattito con partecipanti Delladio oltre a Luca Vignaga (Marzotto Lab) e Massimo Fabris (Credit Agricole). Il sabato sarà dedicato a manifattura digitale e turismo, con storie di startup in cui l’anima artigiana ha incontrato le nuove tecnologie, mentre la domenica il festival si chiude con un convegno alle 12 al Castello, partecipato da Calabrò, Fabris e Aldo Bonomi di Aaster, sul tema «L’impresa e la rappresentanza».

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