Il territorio e l’identità che bisogna valorizzare

Il Mattino di Padova / di Riccardo Sandre

«Padova è una capitale storica dell’innovazione e la Settimana della Scienza vuole restituire al pubblico un patrimonio culturale e tecnologico che è rimasto sottotraccia per troppo tempo».

A dirlo Andrea Colasio, assessore alla cultura del Comune di Padova promotore di un evento che tra domani e il 12 maggio metterà a sistema le tante istituzioni scientifiche della città, il Premio letterario Galileo e il Festival Galileo in una settimana carica di oltre 80 eventi a cui parteciperanno più di 200 relatori nazionali e internazionali.

Una Settimana della scienza e dell’innovazione che riconosca alla città quel ruolo di capitale tecnologica mondiale che ha avuto dal basso medioevo fino ad oggi. «Una delle più importanti scuole storiografiche mondiali, quella degli Annales di Marc Bloch e Lucien Febvre fa risalire proprio alla Padova medievale il primo esempio di applicazione tecnologica delle dottrine scientifiche dell’epoca» spiega Colasio. «Le teorie del filosofo Pietro d’Abano furono trasformate in strumento pratico di misurazione del tempo, del moto dei pianeti e dei corpi celesti dall’umanista Giovanni Dondi tra il 1364 e il 1383. Uno spartiacque fondamentale tra la speculazione accademica e l’applicazione tecnologica di tali teorie. Da quel momento Padova ha continuato ad essere una capitale dell’innovazione mondiale».

«Nella medicina con lo stesso Pietro d’Abano e poi con Vesalio, con Morgagni e fino ai giorni nostri, nell’astronomia con Galileo, nella meccanica con Bernardi. Con questa Settimana della Scienza – prosegue Colasio – vogliamo rendere fruibile al pubblico un patrimonio storico ma pure scientifico, architettonico e artistico che deve essere restituito alla storia e all’identità dell’intera Europa».

Ecco allora che il Premio letterario Galileo, alla sua 13esima edizione, quest’anno con la partecipazione di Elena Cattaneo come presidente di giuria, e il Festival Galileo ideato da ItalyPost ancora nel 2013, potranno contare sul supporto del Comune di Padova, dell’Università, della Fondazione Cariparo, di Promex e della Camera di commercio, di Confartigianato e dell’Agenda Digitale del Veneto, dell’Ufficio Scolastico Regionale, di Niuko e del Cuoa di Vicenza, di Ecor Research, di Fondazione Airc e di 30 istituti scientifici e associazioni.

Un sistema capace di attirare in città relatori del calibro della stessa Cattaneo, ma pure dell’economista della blu economy Gunter Paulidel direttore scientifico di Humanitas Alberto Mantovani e di molti altri nomi tra i più noti del panorama scientifico internazionale. Una settimana ricca di eventi declinata in diversi format: da quelli tipici del convegno fino alle “cene con la ricerca” che porteranno 13 ricercatori padovani, tra cui lo stesso rettore Rosario Rizzuto, in altrettanti ristoranti del territorio per delle cene tematiche su prenotazione aperte a tutti.

Ma ci sarà spazio anche per occasioni di incontro tra domanda e offerta di lavoro, per una lectio magistralis della scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo, per eventi divulgativi e approfondimenti. «Questa Settimana» conclude l’assessore Colasio «sarà il prototipo di un format che vogliamo trasformare in un appuntamento internazionale imprescindibile grazie ad una programmazione di medio periodo che guarda al 2022, l’anno in cui l’Università di Padova compierà i suoi primi 800 anni».

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